La Lega Nord, un partito che dovrebbe occuparsi di trovare qualunque mezzo e strategia pur di ottenere l’indipendenza della Padania (ma che da alcuni anni è dedito a tutt’altro) dovrebbe essere come la Ferrari: non importa quale sia il pilota, si tifa in ogni caso per la squadra. Se Maroni, Tosi e Zaia volessero mai recuperare le pecorelle smarrite e far tornare gli elettori verso il loro movimento, la ricetta è piuttosto semplice. Basta applicarla.
Gio Ve
Dic 23, 2012 @ 10:59:37
Spero che con “Ferrari” tu non intenda Luca Cordero di Montezemolo… 🙂
Battute a parte, tu hai ragione da vendere, sia nei nomi (le migliori carte), che nella linea da seguire.
Ma le ovvietà spesso non fanno parte della politica di questo Paese. Il solo continuare a soffermarsi su ipotesi di alleanze o candidati da condividere con altri partiti provoca danni che rischiano di divenire irreparabili. Ragazzi, se ci mettiamo anche i danni fatti dalla Bossi & Co. Ltd. nei mesi scorsi, se non ci si affretta a fornire un’immagine chiara e compatta qui si rischia davvero di perdere la Lombardia.
Nautilus
Dic 23, 2012 @ 11:13:32
@ Gio Ve
Ovviamente non mi riferivo a LCdM 🙂
Appunto, visti i danni precedenti sarebbe il caso che non ne aggiungessero altri. L’unico motivo per cui varrebbe la pena vedere Maroni presidente della Lombardia è la realizzazione del progetto di trattenuta del 75% del gettito fiscale (da realizzare con Piemonte e Veneto). Ma c’è sempre il rischio che poi vada tutto a farsi friggere come è stato per il federalismo. E la seconda opzione mi pare più probabile, sia per incapacità intrinseca di molti dirigenti leghisti, sia per il fatto che una qualunque alleanza con il PDL (sempre che esista ancora) rischia di annacquare qualunque cosa (se uno del PDL gestisse una pizzeria sono convinto che riuscirebbe ad annacquare persino la birra alla spina).