L’ho scoperto per caso: a Las Vegas esiste una via chiamata La Padania Avenue. Fate klik su questo link di Google Maps e verificate voi stessi.
19 Nov 2013 11 commenti
Quadrato nel cerchio, quadrato nel semicerchio precedente I morti possono tornare a vivere? successivo
Alice
Nov 19, 2013 @ 21:02:21
klik è proprio una provocazione…
Che nomi strani comunque, Struzzo, Calvino, Bella Matese, Centocelle, Bella Milano, Fabiano…
Nautilus
Nov 20, 2013 @ 16:55:21
@ Alice
Ma no, non sono il tipo da provocazioni: penso che nella nostra lingua la “c” dura andrebbe sostituita con la “k”. Mi piacciono le regole chiare e prive di ambiguità (lo avrai capito dalla mia passione per la matematica). Purtroppo il nostro alfabeto è parzialmente disallineato rispetto alla fonetica. Andrebbe riformato, anzi sarebbe stato da riformare molti decenni fa.
Se invece ti riferisci alla lingua inglese la mia potrebbe sembrare una provocazione, ma non era nelle mie intenzioni 🙂
Alice
Nov 21, 2013 @ 00:23:43
A me la k, nell’italiano, pias nen, come si dice qui 🙂
Il compagno di mia madre invece era/è dello stesso avviso, oltre a considerare inutile l’uso dell’h e delle doppie. Oltre al disallineamento, considera importante l’alleggerimento della lingua a favore della possibilità di scrivere più in fretta e, pertanto, perdere meno tempo. Un matematico anche lui,tra l’altro. Le due cose devono essere correlate 🙂
Nautilus
Nov 21, 2013 @ 11:18:15
@ Alice
Questo è un argomento di cui ho discusso svariate volte in alcuni vecchi post, con molti contributi da parte di Gio Ve.
Di fatto noi abbiamo una situazione molto pasticciata: in alcuni casi ci sono più segni per indicare lo stesso suono (“c” davanti a “a”, “o”, “u”, “q” sempre e solo seguita da “u” e “ch”), abbiamo una consonante del tutto inutile come la già ricordata “q”, ma in altri casi abbiamo la stessa consonante (“s” e “z”) per indicare due suoni diversi (cosa che ritengo particolarmente grave); inoltre ricorriamo a una combinazione di consonanti per rappresentare suoni che potremmo far convergere su “š”; poi c’è il tema dei due diversi suoni associati alla “g”; e la “h” muta. E forse ho anche scordato qualcosa.
Un po’ come se un musicista avesse segni uguali per indicare note diverse e segni diversi per indicare la stessa nota. Oppure si potrebbe pensare all’esempio dei cartelli stradali.
Invece non ho ben capito l’idea di abolire le doppie. Per esempio io scrivo “sopratutto” al posto di “soprattutto” perché lo ritengo più giusto, ma in generale l’abolizione delle doppie non credo possa funzionare ovunque. Su questo punto sono molto curioso, quindi attendo, senza fretta, un tuo approfondimento 🙂
Alice
Nov 21, 2013 @ 11:28:58
Dovrei scrivergli e chiedergli lumi, perché non ricordo neanche io la ragione specifica. Ricordo solo che secondo lui erano proprio inutili in termini di tempo – quello speso a scriverle: potevano essere rappresentate molto più semplicemente e velocemente con un pallino sopra la consonante in questione.
Nautilus
Nov 21, 2013 @ 11:35:07
@ Alice
Non c’è bisogno di scrivergli, mi hai già risposto. Mettendo il pallino si risolve tutto, anche se secondo me un trattino renderebbe meglio l’idea dell’allungamento.
Funziona perfettamente da un punto di vista tecnico (pallino e trattino non creano ambiguità), ma va detto che il vantaggio si avrebbe quasi esclusivamente nella scrittura manuale: per chi scrive su una tastiera digitare due consonanti credo sia addirittura più veloce che non usare una combinazione di tasti per rappresentare il segno di raddoppio sopra la consonante (o al limite ci si impiegherebbe lo stesso tempo).
Alice
Nov 21, 2013 @ 13:40:34
ahahahah mi sa che davvero c’è una correlazione nel vostro modo di pensare, perché lui è da anni che lavora su un tipo particolare di tastiera… a 10 tasti in totale. Io invece sono molto tradizionalista. Non so se cambierò idea, ma per ora sono decisamente contraria all’idea di togliere l’acca ad “ha/ho/hanno”, a eliminare la q… e a scrivere klik. Però riconosco che è tutta questione di gusto, già da piccola rifiutavo nomignoli tipo Aly, Dany, Gabry… 🙂
Nautilus
Nov 21, 2013 @ 14:52:44
@ Alice
La frase “non so se cambierò idea” mi è piaciuta.
Gio Ve
Nov 21, 2013 @ 15:42:46
Essendo stato chiamato in causa, ribadisco la mia idea (personale ed utopica) dell’aggiornamento della scrittura italiana in relazione a certi suoni, con la finalità di diminuire la lunghezza di alcune parole e di rendere più chiara la pronuncia:
-Abolizione della lettera “Q” ed ulteriore ridimensionamento della lettera “H”;
-Introduzione della “J” e della “X” per ragioni spiegate più avanti;
-La “H” iniziale, che solitamente precede la “A” in alcune forme del verbo avere (“ha”, “hanno” / per non creare confusione con “a” e “anno”) potrebbe essere sostituita con una “à”;
-La “H” che segue la “C” e precede “E” ed “I”, insieme alla “C” che la precede diventerebbe “K”. Di conseguenza, il suono gutturale duro, seguito dalle cinque vocali si potrebbe scrivere “CA”, “KE”, “KI”, “CO”, “CU”;
-La “H” che segue la “G” e precede “E” ed “I”, farebbe cadere la “G” che la precede. Di conseguenza, il suono gutturale morbido, seguito dalle cinque vocali si potrebbe scrivere “GA”, “HE”, “HI”, “GO”, “GU”;
-Le combinazioni attuali “CE”, “CI”, “GE” e “GI” resterebbero immutate;
-Il suono reso da “SC” potrebbe essere sostituito da “X”, come del resto già avviene per la traslitterazione in caratteri latini delle parole cinesi;
-I suoni che si scrivono “GLI” e “GNI” dovrebbero essere mutati in “LJ” e “NJ”. Tale semplificazione consentirebbe anche una maggiore chiarezza nelle eccezioni. Per esempio “gli” di “coniglio” (che diventerebbe coniljo) e “gli” di “glicine” (che resterebbe glicine).
Riguardo alle questioni delle doppie consonanti ed alle ambiguità di due lettere che esprimono sia suoni dolci che suoni aspri (“S” e “Z”), lascerei le cose come stanno ora, perché si creerebbero una serie infinita di omogrammi e pertanto i problemi nuovi supererebbero di gran lunga quelli che si andrebbero a risolvere.
Esempio finale:
“Che dici, hai voglia di andare a sciare in quella montagna?”
sarebbe scritto
“Ke dici, ài volja di andare a xiare in cuella montanja?”,
con un risparmio di ben 5 battute, senza togliere efficacia e chiarezza alla pronuncia.
Alice
Nov 21, 2013 @ 17:16:56
Grazie Gio! Credo di non aver letto i vecchi interventi 🙂
Nautilus
Nov 22, 2013 @ 10:36:06
@ Alice
Come vedi le idee di cambiamento non mancano 🙂