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Ieri mattina ero in auto con moglie e figlia, diretti a una cascina di Zibido San Giacomo per fare degli acquisti di carne e verdura. A un certo punto mia moglie mi chiede supporto per capire come spiegare a una sua conoscente (la mamma di un’amica di scuola di nostra figlia) che dietro la sabbia piovuta dal cielo in questi giorni non c’è alcun complotto, bensì un semplice fenomeno atmosferico noto da secoli, se non da millenni (evidentemente disimparato dagli MP: i “modern pirlas”). C’è talmente poco da dire che mi limito a ri-esporle quei pochi banalissimi concetti che tutti noi conosciamo da quando siamo piccoli, e che a maggior ragione dovrebbe conoscere anche la tizia, visto che ha un marito siciliano (la Sicilia è soggetta al trasporto di polveri sahariane con frequenza ovviamente maggiore di quella della Lombardia). Poi le due entrano in chiamata e lì capisco che la nostra è la tipica complottista. Solito linguaggio, soliti argomenti (scie chimiche, cloud seeding, inquinamento, vaccini, …), solito rifiuto delle spiegazioni scientifiche ufficiali. Durante la conversazione la tizia parla di alcuni video in cui si vede la sabbia raccolta dalle auto essere attratta da delle calamite. Una volta tornato a casa – fatta una femto-ricerca – verificherò quello che già immaginavo, per il semplice fatto che è nella logica delle cose: ovvero la presenza di minerali ferromagnetici tra i granelli di polvere (i cugini italiani di Geopop, sempre brillanti nel loro connubio di semplicità e accuratezza, lo scrivono e mostrano in questo pezzo). Prima di tutto ciò, decido però di chiamare in vivavoce l’amico Gabriele, per sapere se un nostro “cliente” complottista, lo avesse già aggiornato sugli sviluppi della sabbia magnetica. Non lo aveva ancora fatto, ma lo farà puntualmente questa mattina. Peraltro con risvolti che vanno oltre ogni più fervida immaginazione, perché secondo la teoria riportata dal nostro, le particelle metalliche disperse nell’aria sarebbero il frutto di operazioni militari NATO atte a usare tali polveri per il controllo di droni e armamenti. Come si fa a commentare una roba del genere? Se anche immaginiamo che sia vero, quanti aerei servirebbero e per quanto tempo dovrebbero volare per disseminare l’aria di tali particelle? E quando poi piove e tira vento e le particelle se ne vanno altrove o precipitano al suolo cosa fai? Ridissemini il cielo con altre flotte di aerei? E se il vento te le porta in Russia o in Corea del Nord e il nemico ti ciula la tecnologia per usarla contro di te? Come diceva un mio zio alcolizzato, ma saggio: idioti da prendere a sberloni così forte da farli girare così tanto fin quando poi non vengono arrestati per vagabondaggio.

I messaggi di Gabriele di questa mattina e una mia osservazione successiva, mi hanno però dato un’idea. Pensando ai materiali ferromagnetici notavo che i complottisti si comportano come degli zombi che si allineano all’istante alla stessa narrazione. E lì, da un passato distante ormai 35/36 anni, mi è apparsa con inattesa nitidezza l’immagine che la prof di matematica e fisica del liceo (una Friulana “di ferro”) aveva disegnato sulla lavagna proprio per spiegarci il fenomeno del ferromagnetismo: i dipoli magnetici che, come bussole, si orientavano tutti nella stessa direzione e verso quando immersi in un campo magnetico. Ma in fisica si sa che questa proprietà scompare se si supera una temperatura limite, specifica di ogni materiale, detta temperatura di Curie. Ora vi sarà finalmente chiaro il titolo di questo post (la temperatura di Curie del ferro). Bene, mi sono chiesto: esiste qualcosa che possa far sparire il fenomeno del complottismo e riportare gli MP alla normalità pregressa (in caso l’abbiano mai avuta)? Non lo so, ma in nome della scienza, potremmo fare qualche esperimento. Tipo ionizzar loro il cervello, sottoporlo a campi elettromagnetici, a un flusso di microonde, ecc. Prima o poi potremmo trovare una cura.

7 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. Mauro Venier
    Giu 23, 2024 @ 16:00:29

    Ci sto!
    Comincio a montare il laboratorio?

  2. Nautilus
    Giu 23, 2024 @ 16:58:00

    @ Mauro Venier

    Sì! Facciamo base da te in Baviera. Io chiamo Mattia e gli dico di portare le Pilsner Urquell 😀

  3. blogdibarbara
    Giu 23, 2024 @ 17:19:59

    A volte succedono cose, in un certo senso, perfino più incomprensibili. Ho un’amica che non è assolutamente complottista, che osserva le cose in modo razionale, ci ragiona sopra, cerca di capire i collegamenti ecc. Un giorno me ne esco a parlare della leggenda delle pericolosissime scie chimiche e lei – che sa perfettamente che non è vero che ci mandano giù cose strane per controllarci la mente ecc. – fa: “In realtà le usano per mandare segnalazioni, giusto?” E io sono rimasta lì a guardarla come un’ebete (ebete io, intendo). Cioè, una persona di grande cultura, con alle spalle un liceo scientifico, capace di riconoscere una balla complottista, nell’era della tecnologia più avanzata che mai il mondo abbia conosciuto riesce a immaginare che quelle scie di condensa tutte identiche servano per mandare informazioni specifiche da parte di quello specifico aereo a uno specifico destinatario.

    Cosa faccio, mi sparo io o sparo a lei?

  4. Nautilus
    Giu 23, 2024 @ 18:19:50

    @ blogdibarbara

    Spari tu a lei, per sicurezza l’intero caricatore, e poi le metti in conto persino costo di pallottole e funerale 😀

  5. shevathas
    Giu 24, 2024 @ 09:40:05

    @barbara, la tua amica ha ragione. La scia significa: qui dove l’aria è soprasatura di umidità è passato un aereo.

  6. shevathas
    Giu 24, 2024 @ 09:43:41

    “Tipo ionizzar loro il cervello, sottoporlo a campi elettromagnetici, a un flusso di microonde”

    Ma il solito, banale, economico bastone in legno di noce (biologico ecosolidale inclusivo), per trasmettere le vibrazioni positive di Gea raccolte dalla pianta alla loro scatola cranica, no?

  7. Nautilus
    Giu 24, 2024 @ 11:03:14

    @ shevathas

    Al di là degli scherzi, credo che prima o poi lo studio del cervello farà dei passi in avanti e potrà spiegare perché si creano situazioni di frontiera di questo tipo. Mi riferisco ai complottisti, ma anche a quegli islamici che, a distanza di secoli, pensano ancora che esista un paradiso con le 72 vergini da conquistare facendosi saltare in aria per far trapassare quanti più “infedeli” possibile. Dall’altro lato ci sono le donne iraniane che invece non ne vogliono giustamente sapere di rinunciare alla loro libertà. Come se, quando si è sottoposti a un certo tipo di propaganda e si va oltre un livello limite, si passi in qualche modo dal campo elastico della stupidità a quello plastico e non sia più possibile tornare indietro.

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