L’illusione di Poggendorff

Questa la conoscevate?

El spedž madžik

Un po’ che non postavo roba nella categoria delle illusioni ottiche. Guardate qua.
Il titolo del post è un omaggio a questo brano della mia giovinezza.

Apple

Un video che forse non avete mai visto.

Lotto Lab Studio

Date un’occhiata alle meraviglie di questo sito londinese, magari a partire dalla sezione illusioni ottiche.

Le illusioni pavimentali anamorfiche di Julian Beever

L’anamorfismo è un effetto ottico (un’illusione) che si ha quando un’immagine è proiettata in modo distorto su di un piano così che il soggetto ritratto appaia nelle sembianze volute solo se osservato da una particolare posizione/angolazione.
L’anamorfismo permette di dare alle figure elementi di realismo e tridimensionalità molto caratteristici.

La tecnica è conosciuta e impiegata fin dal Rinascimento. L’esempio più noto è probabilmente il teschio che appare nel dipinto Gli Ambasciatori del pittore tedesco Hans Holbein il Giovane.
Oggi l’anamorfismo è usato in vari campi (dal cinema, alla segnaletica stradale, alla pubblicità*).

Le applicazioni più interessanti, tuttavia, sono a mio avviso quelle in campo artistico. Se non avete mai sentito parlare di Julian Beever vi consiglio di dare un’occhiata alle numerose opere “da marciapiede” presenti sul suo sito.

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* per esempio le scritte che appaiono sull’asfalto o sul manto erboso durante un gran premio di Formula 1 o quelle che compaiono sui campi di rugby

OK Go, The Writing’s On The Wall

OK Go, The Writing’s On The Wall.

How optical illusions trick your brain

Un video molto istruttivo.

Stampanti Samsung e illusioni ottiche

Guardate qui. Questo sì che è un modo intelligente di fare pubblicità.

Roy Lichtenstein’s optical illusion house

Roy Lichtenstein’s optical illusion house.

Illusioni ottiche… poco classiche

Le illusioni presentate in questo video non sono ancora un classico, ma lo saranno presto.

3D o 2D?

Se pensavate che nel mondo delle illusioni ottiche fosse già stato detto tutto… be’, date un’occhiata qui.

Il parallelogramma di Sander

Il parallelogramma di Sander è una delle illusioni ottiche che mi affascina di più: per la semplicità della costruzione geometrica e per la sua potenza.

Il tre archi di circonferenza

Guardate questa immagine. Si tratta di tre archi di diversa lunghezza associati a tre circonferenze con lo stesso raggio. Un effetto ottico fa però sembrare che laddove l’arco è più piccolo lo sia anche il raggio della circonferenza corrispondente.

I cerchi di Ebbinghaus/Titchener

Un’interessante illusione ottica non molto conosciuta. Questo video descrive di cosa di tratta.

L’illusione di Hajime Ouchi

Date un’occhiata qui.

Quello strano palazzo di Melbourne

In queste immagini si può vedere un palazzo di Melbourne le cui facciate sfruttano una famosissima illusione ottica.

Trichotometric indicator support, rectabular extrusion bracket, ambihelical hexnut

Tre illusioni ottiche in un solo disegno (vedi qui).

Le illusioni artistiche e ottiche di István Orosz

Per gli amanti delle illusioni ottiche consiglio caldamente il sito di questo grande artista ungherese.

La 3D pavement art di Joe Hill

Joe Hill è uno dei miei artisti contemporanei preferiti. Le sue opere sono una sintesi magistrale di arte e illusione ottica. Date un’occhiata voi stessi: joehill-art.com.

Gianni Sarcone’s Mask of Love

Questa illusione ottica si è classificata al quinto posto al Best Illusions of the Year Contest di quest’anno (anche se alcuni siti, blog e riviste di settore le hanno erroneamente attribuito la prima posizione). Sebbene poco innovativo, l’effetto proposto è abbastanza interessante, soprattutto perché la maggior parte di chi osserva questa particolare maschera veneziana non riesce a notare la doppia immagine senza che qualcuno fornisca loro indicazioni esplicite in tal senso.

Da notare che, a oggi, su Gianni Sarcone (fondatore assieme a Marie-Jo Waeber dell’Archimedes’ Laboratory) non esiste alcun riferimento sulla versione nostrana di Wikipedia; se ne parla invece sia sulla versione inglese che francese.

Hinton’s Lilac Chaser

Anche se meno spettacolare di altre, il Lilac Chaser è una delle illusioni ottiche più interessanti mai scoperte. Il suo ridotto potere di sorpresa si deve probabilmente al fatto che siamo molto più propensi ad accettare un inganno dovuto a immagini dinamiche e basate su effetti di colore di quanto non lo siamo di fronte a immagini statiche caratterizzate da una forte geometria.

Il Lilac Chaser è un’invenzione di Jeremy L Hinton di Bristol e risale al 2005. Tre i princìpi coinvolti: il movimento apparente, le immagini ritardatarie e l’Effetto Troxler.

La Scacchiera di Adelson (Adelson’s Checker Shadow)

Una scacchiera con caselle apparentemente colorate in due sole gradazioni di grigio. Due caselle poco distanti tra loro che sembrano avere due sfumature di grigio completamente diverse, ma sono in realtà identiche.

Questa illusione ottica è così potente che ho voluto provarla su alcuni colleghi d’ufficio. C’è chi, sostenendo l’impossibilità dell’effetto, ha voluto addirittura scommettere qualche spicciolo, con il risultato che in pochi minuti ho accumulato una quindicina d’euro. D’altra parte la prova è semplicissima: stampate una copia della scacchiera e consegnatela a un vostro amico, parente o collega, quando non vi crederà (e non vi crederà) fornitegli un paio di forbici chiedendogli di ritagliare i due quadratini (contrassegnati con A e B) e di porli uno accanto all’altro; lo stupore e l’incredulità saranno enormi. Mettete in palio qualcosa di piccolo (una pizza va benissimo): vincerete sempre.

Questa illusione ottica si deve agli studi del professor Edward (Ted) H Adelson del Perceptual Science Group, Department of Brain and Cognitive Sciences del MIT. La spiegazione di questo e di altri effetti ottici si possono trovare a questo link. Buona lettura!

Il Bugiardo di Paul Agule (Paul Agule’s Liar)

Se non avete mai visto questa celebre illusione di Paul Agule vi consiglio di ricercarla in Rete; resterete affascinati dalla sua semplicità geniale.

Il Triangolo di Kanisza e i Cerchi di Ehrenstein. Quando il cervello vede figure che non esistono

Siamo sicuri che quello che percepiamo attraverso i sensi esiste sempre nella realtà intorno a noi? Nella maggior parte dei casi è certamente così, si può cioè ritenere che realtà fisica e realtà percettiva siano coincidenti, tuttavia la locuzione “nella maggior parte dei casi” non ha affatto un carattere assoluto.

Due controesempi tipici, ma ancora relativamente poco noti, sono rappresentati dal “Triangolo di Kanizsa” (dal nome dello psicologo e pittore triestino Gaetano Kanizsa) e dai “Cerchi di Ehrenstein” (dal nome dello psicologo tedesco Walter Ehrenstein). Si tratta, evidentemente, di due illusioni ottiche molto ben congegnate. Quel che ne risulta è che, in entrambi i casi, il triangolo e i cerchi non esistono, ma il nostro cervello li percepisce fortemente come tali.