Il debutto milanese di Dreamspell della regista lituana Kamilė Gudmonaitė

La giovane regista lituana Kamilė Gudmonaitė debutta a milano con “Dreamspell”.

Cinque cose bizzarre della storia estone

Riporto con piacere l’articolo “5 Most Bizarre Things Ever To Happen in Estonian History” di Martin Liivand, che va certamente apprezzato per il contenuto, ma ancor più per lo spirito ironico e autoironico che lo pervade. Caratteristiche queste generalmente non associate agli Estoni, ma che invece sono presenti nel popolo baltico in forma dormiente, pur tuttavia pronte a esplodere quando meno uno se lo aspetta.

Eight tourism locations in Latvia worth visiting this year

L’articolo Eight tourism locations in Latvia worth visiting this year offre spunti di viaggio interessanti. Noi cercheremo di vedere la Lielais Dzintars, la nuova spettacolare sala concerti di Liepāja.

Barese fonda Rumori Calcio, squadra che partecipa a un campionato minore in Estonia

Qui i dettagli dell’iniziativa.

Moltiplicazioni vediche

Si tratta di un’estensione del metodo dei quadrati di cui ho parlato in questo post di ieri. Anche in questo caso procediamo prima con un esempio e poi vediamo i fondamenti teorici.

Si supponga di eseguire a mente la moltiplicazione 997*983.
Primo passo: calcolo le differenze tra 1.000 e i due numeri, quindi 1.000 – 997 = 3 e 1.000 – 983 = 17.
Secondo passo: eseguo la sottrazione 1.000 – 3 – 17 = 980; questa è la parte sinistra del risultato.
Terzo passo: eseguo la moltiplicazione 3*17 = 51; questa è la parte destra del risultato.
Quarto passo: giustappongo le due parti e aggiungo tanti zeri quanti ne servono per avere un numero di sei cifre, dunque 980.051.

Ora la formalizzazione del metodo:

(103a)(103b) = 106 – 103a – 103+ ab = 103(103 – a – b) + ab

E generalizzando a una qualunque potenza intera n di 10:

(10n – a)(10n – b) = 10n(10n – a – b) + ab

Quadrati vedici

L’India ha dato un contributo alla matematica che molti non conoscono o che, nella migliore delle ipotesi, sottostimano enormemente. Non si tratta solo dell’invenzione delle attuali cifre (in modo improprio chiamate arabe*) e del sistema posizionale, ma anche di tecniche di calcolo sorprendentemente argute e semplici.
Una di questa è quella che consente di eseguire le moltiplicazioni di due numeri entrambi poco inferiori a 100, 1.000, 10.000, …).
Un caso particolare di questo metodo si rivela molto utile per calcolare a mente i quadrati di grandi numeri.

Vediamolo in azione su un esempio. Supponiamo di voler calcolare il quadrato di 993. Determiniamo innanzitutto la differenza tra 1.000 e 993, cioè 7; poi calcoliamo la differenza tra 993 e 7, 986; bene, 986 è la parte sinistra del risultato finale. Ora facciamo il quadrato di 7 (49) e questa è la parte destra. Tra la parte sinistra e quella destra si inseriscono tanti zeri quanti ne servono per ottenere un numero di sei cifre (nel nostro caso ci serve un solo zero). Ricapitolando: dobbiamo giustapporre 986, 0 e 49, il che ci porta a 986.049. Una calcolatrice vi darà conferma che questo numero di sei cifre (trovato in due o tre secondi al massimo) è proprio il quadrato di 993.

Vediamo perché funziona. Sia 103a il numero di partenza. Sviluppando il quadrato si ha:

(103a)2 = 106 – 2*103a + a2 = 103(103 – 2a) + a2

A sua volta possiamo poi generalizzare quanto sopra a una qualunque potenza intera n di 10:

(10n – a)2 = 10n(10n – 2a) + a2

Geniale, no?
Per passare alle moltiplicazioni di due numeri qualsiasi (di cui, come detto, i quadrati sono un caso particolare) si veda il post successivo.

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* più precisamente la cultura araba (anch’essa fondamentale per lo sviluppo della matematica) è stata il tramite che ne ha permesso la diffusione in Europa

Chiavari si ispira al cyber range NATO di Tallinn

Frequentare Taavi Rõivas comincia a far bene a Renzi che, almeno in alcuni sporadici ambiti (appunto la cyber-difesa), deve aver capito che bisogna copiare dall’Estonia (si veda questo articolo apparso pochi giorni fa sul Secolo XIX).
Il poligono virtuale di Chiavari, che stando agli accordi dovrebbe essere pronto entro un anno, è un primo significativo esempio in questa direzione.
Bene anche l’idea di realizzarlo in Padania, così in caso di secessione non dovremo replicare la struttura.

Damiano Quintieri e il calcio estone

In questa breve intervista il calciatore Damiano Quintieri parla del calcio estone e della sua attuale esperienza con la formazione del Kalju Nõmme.

Sano come un rapanello (nero)

L’equivalente lituano dell’espressione “sano come un pesce” è “sveikas kaip ridikas”, cioè “sano come un rapanello nero”. Il rapanello nero (raphanus sativus niger), qui da noi scarsamente diffuso e quasi sconosciuto, è anche chiamato ramolaccio nero o rafano nero.

Papino, dai, leggimi una fiabola!

Mia figlia ieri sera, in una inattesa sintesi tra fiaba e favola.

Olio molisano di Larino a Tallinn

Qui l’articolo che ne parla.

(Ruta Sepetys) Rūta Šepetys

Scrittrice statunitense di origini lituane assurta a un certa fama dopo la pubblicazione del libro “Between Shades of Gray”. Qui la pagina Wikipedia e qui il suo sito internet.

Viens, divi, daudz!

Un interessante articolo sulla neonata associazione lettone ALISI apparso oggi sul blog Baltica News.

Innanire

Nella nostra lingua esiste il verbo “ingigantire”, ma non il suo contrario “innanire”. In Inglese succede più o meno l’opposto.
Il concetto di “far sembrare qualcosa più grande” è racchiuso in un verbo toscano che, per l’appunto, è costruito sul sostantivo “gigante”. La lingua inglese, invece, deve ricorrere a costruzioni diverse (come to exaggerate o to magnify).
L’Inglese ha però il verbo “to dwarf” (cause to seem small or insignificant in comparison*, cioè far sembrare qualcosa più piccolo o insignificante; es. the buildings surround and dwarf All Saints church**), mentre non ha il verbo “to giant”.

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* definizione tratta dal dizionario Oxford

** esempio tratto dal dizionario Oxford; altri tre esempi tratti dalla stessa fonte sono i seguenti: “the new design does not even remotely fit in with the rest of the area and will, as you can see, dwarf the other surrounding buildings”, “in comparison the earth is dwarfed by mighty Jupiter, so the presence of Ganymede is not really that unusual”, “the ship seemed tiny and insignificant now, dwarfed by the great tower of the Pharos lighthouse”

Lucio Battisti, un pezzo di storia della televisione

Oggi mi va di farvi vedere questo filmato, senza fare alcun commento.

Tè al polonio

Tra vicini di pianerottolo.

– senti Franco, devo preparare una tazza di tè per mia suocera, mi daresti una mano?
– ma certo, chiedo a mia moglie se abbiamo in casa qualche bustina…
– no no, il tè ce l’ho anch’io, è che…
– hai finito lo zucchero?
– no, è che non ho il polonio

How many corners a tube has?

Il titolo, molto curioso, mi ha decisamente colpito. How many corners a tube has? è il nome di una mostra in corso in questi giorni a Tartu. Per saperne di più fate klik qui.

Toomas Hendrik Ilves sulla demonizzazione dell’Europa orientale in relazione alla crisi dei migranti

L’attuale presidente della Lituania Dalia Grybauskaitė farebbe bene a prendere esempio dal suo omologo estone Toomas Hendrik Ilves, che negli ultimi tempi sta dimostrando di essere persona di grande diplomazia e saggezza, specie per quanto concerne i rapporti tra area baltica e Russia. Anche in tema di crisi dei migranti i suoi interventi mostrano equilibrio e maturità. A tal proposito vi rimando all’articolo “Estonian President Cites ‘Demonization’ of Eastern Europe Over Migration Crisis“, pubblicato oggi dal Wall Street Journal.

Copiare l’Estonia, copiare X-Road

Qualcuno, svegliandosi tardi (ma meglio tardi che mai), comincia ora a dire (qui) che sarebbe opportuno copiare il sistema di identità digitale dell’Estonia, come del resto sta già facendo la Finlandia. Io credo che non ce la faremo mai. La Lombardia, e la Padania in genere, farebbero invece meglio a farsi fare un sistema di identità digitale direttamente dall’Estonia. Chi conosce gli Estoni sa che la possibile onta di un fallimento li spingerebbe oltre la soglia del miracolo.

This is the bestest website in the worlds!

Questa frase me la sono trovata tra i commenti spam; “bestest” però esiste veramente (almeno con funzione umoristica) ed è tracciato da molti dizionari; qui, per esempio, la definizione riportata dagli Oxford Dictionaries.

A corner of Europe frozen in time

L’articolo “A corner of Europe frozen in time“, pubblicato qualche giorno fa sul New Yorker, mi è stato gentilmente segnalato dall’amico Gio Ve (Estonian Bloggers) che ringrazio.
Da alcuni anni sto cercando di convincere mia moglie a visitare Dieveniškės e dintorni (area che per lei non ricopre alcun interesse e per cui non prova alcuna forma di attrazione), ma per ora non ci sono riuscito. Spero che il 2016 sarà l’anno buono.
Mi sembra inoltre doveroso riportare il link di Jasper Walter Bastian, il fotografo citato nell’articolo.

Galoppola

Trottola turbo.

La Lituania presenterà domanda per diventare membro associato del CERN

Un passo molto importante per la Lituania che, dopo la visita al CERN di ieri da parte del presidente Dalia Grybauskaitė, si prepara ad avviare le procedure per trasformare quella del Paese baltico da semplice collaborazione a status di membro associato.

Allo stato attuale il CERN è composti da 21 Stati membri (Austria, cosidetto Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Israele, cosidetta Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, cosidetta Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria). Due gli Stati associati (Pakistan e Turchia). La domanda di candidatura a membro associato è già stata presentata da Romania e Serbia e quest’ultima si trova in fase molto avanzata. Giappone, India, Russia e Stati Uniti d’America sono Paesi osservatori, come osservatori sono anche alcune istituzioni come Unione Europa, JINR e UNESCO. Gli Stati collaboranti sono molti; quelli europei con un preciso accordo formale sono Albania, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Croazia, Cipro, Estonia, Georgia, Islanda, Lituania, Malta, Montenegro, Slovenia, Macedonia, Ucraina. Altri Paesi (tra cui Irlanda e Lettonia) hanno invece forme di collaborazioni più deboli e meno regolamentate.

Baiba Skride

Classe 1981, Baiba Skride, nata a Riga e oggi residente in Germania, è uno dei maggiori talenti di violino classico mai espressi dalla Lettonia. Vi invito a visitare il suo sito (che a dire la verità andrebbe un po’ migliorato e velocizzato) e a guardare qualcuno dei tantissimi video disponibili su YouTube.

Come farlo sembrare un incidente

La prima cosa a cui ho pensato quando, ieri sera, mia suocera ha varcato l’uscio di casa.

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