Ozzy ha un fratello identico

Gemelli monozzygoti.

Tu chiamale, se vuoi…

EmOzzyOni

Difetti?

Ho nanismo.

Ricky & Eva

Richiedeva

Latte, fiocchi d’avena, grappa

La mia alcolazione.

Antarticolista

Durante il mio semestre alla base Concordia scrivevo quasi quotidianamente per il Corriere Della Sera e Le Monde; ero il loro antarticolista.

Dante

La mia prof: “abbiamo un problema: Dante”.

Il mio falegname: “abbiamo un problema d’ante”.

Cotoscritta

Viene prima della cotoletta.

Altarialtari

Forma popolare, sopratutto del parlato, con cui si indica l’azione che favorisce il ricircolo di miscele di gas (una in particolare) nei locali chiusi. Stiamo parlando di?

Quasi tutto si correla

Questo contributo offerto da shevathas merita un post ad hoc: Spurious Correlations

Boulder

Come mai la strage di Boulder ha ricevuto così poca attenzione ora che è presidente Biden? Ché uno si fa delle domande, no?

Un’improvvisata in clausura

Suorpresa

L’incantesimo del formaggio

Sortaleggio

Era CoViD-19

Lo scorso sabato (l’altro ieri) mia moglie ha fatto il test sierologico per la ricerca degli anticorpi al virus SARS-CoV-2. E il test ha certificato che, dopo 14 mesi (era il 18/25 Gennaio 2020), mia moglie ha ancora qualche anticorpo.

Stiamo parlando di oltre un mese prima della scoperta del paziente 1. Così, giusto per darvi una conferma – in questo caso basata su esperienza familiare – di come sono andate davvero le cose.

Ci risiamo con la correlazione

Poteva questa pandemia essere l’occasione per dare un minimo di istruzione scientifica, e ancor prima logica, alla gente comune? Poteva. Ma così non è stato. Né, purtroppo, si intravedono segnali di svolta.
La gente comune è quella che poco o nulla capisce di certe questioni (e fin qui nulla di male), ma che inevitabilmente passa una quantità spropositata di ore sulle rete sociali a dire la propria anziché impiegare almeno un 5% di quel tempo per documentarsi e studiare.

Ho sentito dire che un conto è la correlazione un conto la causalità. Giustissimo; ne ho scritto anch’io tante volte. Quindi non si deve cercare l’assenza di correlazione, ma l’assenza di causalità. Sbagliato.
La causalità implica la correlazione, ma non vale il viceversa (implicazione semplice, appunto, non coimplicazione).
Quindi, se trovo correlazione tra due eventi non sono sicuro che ci sia anche causalità, pertanto devo indagare più a fondo. Ma se non trovo correlazione so che non ci sarà nemmeno causalità (è il concetto di “condizione necessaria” che insegnano in prima superiore; forse oggi persino prima).
Attenzione, però: i mezzi di informazione, specie quelli mainstream, continuano a considerare correlazione e causalità due sinonimi. In questo caso, dunque, alcune delle cose che dicono sono corrette senza nemmeno che sappiano perché sono corrette.

Suggerimento: andate a studiarvi la relazione tra correlazione e causalità; alcuni degli esempi che troverete sono anche molto divertenti; e proprio perché sono divertenti (tipo: andare a letto vestiti causa il mal di testa; l’ho citato più volte su questo blog) vi resteranno impressi per il resto dei vostri anni. Ché qui stiamo parlando di cose alla portata di tutti, mica di costruire una centrale nucleare o di programmare lo sbarco su Titano.

55 anni

Poteva questa pandemia essere l’occasione per dare un minimo di istruzione scientifica, e ancor prima logica, alla gente comune? Poteva. Ma così non è stato. Né, purtroppo, si intravedono segnali di svolta.
La gente comune è quella che poco o nulla capisce di certe questioni (e fin qui nulla di male), ma che inevitabilmente passa una quantità spropositata di ore sulle rete sociali a dire la propria anziché impiegare almeno un 5% di quel tempo per documentarsi e studiare.

Nel mondo scientifico vale il principio secondo cui si parla di ciò che si conosce e di cui si ha evidenza. Mia nonna paterna mi ha letteralmente salvato la vita (capendo che avevo una meningite in corso, quando i medici non avevano capito nulla), ma con lei non ho mai legato. Una delle cose che non ho mai sopportato di mia nonna è quando mi diceva che non le piaceva una certa cosa senza mai averla provata prima, e senza volerla assaggiare dopo. Per esempio si era messa in testa che non le piaceva il pesce. Che non aveva mai assaggiato in vita sua.
Dunque, non è che il vaccino AstraZeneca non è (era) sicuro per chi ha un’età maggiore di 55 anni, è che – molto più banalmente – non è stata condotta alcuna sperimentazione su quella fascia di popolazione (così come i vaccini non sono stati testati sugli adolescenti).
Se non hai evidenze sul funzionamento di un vaccino in quella fascia di popolazione non puoi dire cosa succede a chi lo assume; puoi al massimo fare delle ipotesi. Ancor meno puoi dire che non è sicuro. Non puoi dire nulla. E quindi stai zitto. Trasformare l’assenza di informazioni in informazioni negative non è razionale, anzi, in questo cointesto pandemico, è addirittura fortemente negativo.
I mezzi di informazione avrebbero potuto fare moltissimo per far passare questo concetto, e invece – colpevolmente – non hanno fatto nulla.

Senza speranza?

Poteva questa pandemia essere l’occasione per dare un minimo di istruzione scientifica, e ancor prima logica, alla gente comune? Poteva. Ma così non è stato. Né, purtroppo, si intravedono segnali di svolta.
La gente comune è quella che poco o nulla capisce di certe questioni (e fin qui nulla di male), ma che inevitabilmente passa una quantità spropositata di ore sulle rete sociali a dire la propria anziché impiegare almeno un 5% di quel tempo per documentarsi e studiare.

E così senti la gente parlare della riduzione della speranza di vita portata dal CoViD-19. Che è vero, ovviamente, ma bisognerebbe prima di tutto sapere che cos’è questa speranza di vita.
Io sono sposato con Silvia, ma ho una relazione anche con Laura, Cindy e Tiffany. Tu invece sei a casa da solo sul tuo divano a guardare Pornhub e a lavorare di… fantasia. In media abbiamo due relazioni a testa. In media appunto. Perché io faccio sesso con quattro donne e tu con nessuna. L’uomo medio è un uomo che non esiste.
Analogamengte si potrebbe fare un discorso simile per la speranza di vita. Che è utile per certe finalità di confronto orizzontale di popolazioni diverse nello stesso anno o di confronto verticale della stessa popolazione in anni diversi, ma non è quello che la gente crede che sia.

E quindi? E quindi di speranza di vita o non ne parlate o, se ne volete parlare, prima studiate. Non siamo nell’epoca in cui ero piccolo io in cui per studiare dovevi andare in biblioteca: oggi basta aprire Wikipedia (meglio nella versione in Inglese, visto che quella in Toscano è quasi sempre una traduzione dell’originale) e leggere. A furia di leggere qualcosa si capisce. E più si legge meno vi verrà voglia di parlare a vanvera.

Camariti

Comune ligure. Defunto.

Šiemet

Avverbio lituano che significa “quest’anno”. Curioso come suona alle nostre orecchie, vero?

Fantozzy

Videoraccolta degli episodi più sfortunati della vita privata e pubblica del cantante inglese.

Viola

Nome da non dare a vostra figlia se di cognome fate Mela, Melacarne (specie nel Lazio), Melan (in particolare in Veneto), Melano (in Lazio), Mele, Melì (in Lazio), Milan (in Veneto), Milano.

Quifegato

L’alternativa al liquore.

Chi incontra Cappuccetto?

Mia figlia e io abbiamo l’abitudine di raccontarci versioni alternative di alcune favole classiche. Ieri sera è stato il turno di Cappuccetto Rosso e la narrazione toccava a mia figlia. Cappuccetto Rosso è diventata Cappuccetto Blu Comando Spaziale che nella foresta, anziché il lupo, incontrava Ozzy Osbourne impegnato in un concerto.

Bruce Remo

Il mio amico Pio di Messina, che di cognome fa La Russa, ha due grandi passioni nella vita: le arti marziali e la storia dell’Antica Roma. In onore di ciò, quando è nato suo figlio ha scelto il doppio nome: Bruce Remo. Un genio.

Discriminazione di nuore

Perché non ne parla mai nessuno? Come se quella di generi fosse l’unico tipo di discriminazione.

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