Mai a letto

Maialetto.

Porco singolare

La parola cinghiale ha un’origine curiosa e poco nota; deriva dalla contrazione della locuzione latina “porcus singularis” (porco che vive in modo solitario) su cui si innesta un ardito incrocio con “cinghia”, per via della fascia di setole che questi animali hanno intorno al collo.

Non al cento per cento ma al cento per mille

Ogni tanto lo si sente dire da qualcuno. Che evidentemente non capisce che 100‰ equivale a 10%.

Chinese fire drill

“Chinese fire drill” è quando siete in auto con i vostri amici, vi fermate a un semaforo rosso e all’improvviso ogni passeggero (compreso il guidatore) esce dalla macchina, fa almeno un giro completo intorno alla stessa, per poi rientrare occupando un posto diverso da quello di partenza, il tutto prima che scatti il verde.

Su una strada in pendenza del 100%

Potrebbe esistere un cartello stradale che indica una pendenza (in salita o discesa) del 100%? E se sì a quanti gradi di inclinazione corrisponderebbe? Infine potrebbero esistere cartelli con pendenze superiori al 100%?

Anidro (anidride), cioè privo di acqua

Come accennavo nel post precedente il termine “anidride” non fa più parte del lessico scientifico ufficiale, quindi possiamo aspettarci che qui da noi i giornalisti continueranno a usarlo per almeno altri quarant’anni. Al posto di anidride carbonica (giusto per fare l’esempio più noto) è opportuno dire biossido di carbonio.
Stupisce anche il fatto che quasi nessuno riesca oggi a comprendere il significato di anidride, sostantivazione dell’aggettivo “anidro” (pronunciato ànidro), cioè “privo di acqua”.
Con anidridi in chimica si intendono genericamente alcuni composti dai quali è stata tolta acqua (si parla di anidridi semplici e composte a seconda del numero di acidi coinvolti); esiste anche il termine “anidrite”, altro nome del solfato di calcio anidro.

Ma quale anidride carbonica?

CO2, Co2, Co2, Co2 sono i simboli dell’anidride carbonica (che sarebbe il caso, una volta per tutte, di chiamare biossido di carbonio) così come pubblicati da alcuni quotidiani in questi anni, giornata odierna compresa. Quale di questi è il simbolo corretto?

A. CO2
B. Co2
C. Co2
D. Co2
E. nessuno dei precedenti

Ci conviene spinoffare questa parte del progetto

Frase udita poco fa durante una chiamata di lavoro. Ogni volta in cui penso si stia per toccare il fondo, il fondo si allontana ancora un po’.

Topo deriva da talpa?

Sì, topo è il maschile di topa che nelle parlate popolari dell’area tosco-emiliana significa talpa. Quindi, a ritroso, si parte da talpa, volgarizzata in topa, da cui il maschile topo.

Molluschi e licheni

Una mamma di una compagna d’asilo nido di mia figlia. Fantastica.

L’alterarsi delle stagioni

Quando quella “n” in meno potrebbe anche non essere (più) un errore.

Il plurale di curriculum è curriculum o curricula?

Come è noto quando si introducono e si utilizzano in Toscano parole appartenenti a lingue straniere vale la regola dell’invarianza di forma nel passaggio da singolare a plurale. Ecco un esempio su tutti legato al mondo dell’informatica: non si dice “i files” ma “i file”.
Taluni tendono però a dimenticarsi di questa norma quando la lingua in questione è il Latino. E allora ecco che in molti, sbagliando, sostengono che curricula sia il plurale corretto di curriculum.
Bene, proviamo a portare il ragionamento fino in fondo: mettiamo il caso che io decida di partecipare a un convegno sul paranormale in cui sono presenti alcuni medium; cosa dovrei dire? Ciao Gino, sai che settimana scorsa sono stato a Torino a un congresso di spiritisti e accanto a me sedevano alcuni dei più famosi media del mondo?

Altre parole di uso quotidiano dello stesso tipo sono auditorium, factotum, forum, magnum, maximum, memorandum, minimum, optimum, plenum, quorum, referendum, ultimatum, unicum, vademecum, angelus, antivirus, bonus, cunnilingus, cursus, excursus, humus, lapsus, plus, raptus, status, virus, vulnus.

Mi sono diluviato mezzo chilo di pasta

Ho scoperto poco fa che il verbo diluviare, oltre al suo significato primario di piovere a dirotto (nel quale è intransitivo) ha anche un secondo significato in cui è usato transitivamente. In questa accezione, va detto molto rara, diluviare vuol dire mangiare con avidità, divorare.

Quadrato e L di ugual area. Che relazione c’è tra i rispettivi perimetri?

Sia dato un quadrato di lato q che vogliamo trasformare in una figura a forma di elle di area equivalente. Il lato esterno della elle sia lungo L e lo spessore l (ne segue che il lato interno misura Ll). La condizione da imporre è l’uguaglianza delle superfici:

q2 = 2l(L – l) + l2 = 2lL – l2

Se chiamiamo k il trapporto l/L possiamo ricavare l in funzione di k (l = kL) e sostituire nella precedente:

q2 = kL2(2 – k)

da cui:

L = q/(k(2 – k))1/2

Possiamo ora chiederci di quanto aumenta* il perimetro della figura a elle rispetto a quello del quadrato di partenza. Il perimetro del quadrato è 4q mentre il perimetro della figura a elle è 4L, dunque:

2p(elle)/2p(quad) = 4L/4q = L/q = 1/(k(2 – k))1/2

dunque:

2p(elle) = 1/(k(2 – k))1/22p(quad.)

Per k = 1 si ricade nel caso del quadrato, invece al diminuire di k il perimetro della elle cresce con un andamento simile a una iperbole. Ad esempio per k = 0,5 il perimetro della elle è 1,15 volte quello del quadrato, per k = 0,2 cresce di 1,67 volte, per k = 0,1 cresce di 2,29 volte, per k = 0,01 di 7,09 volte, per k = 0,001 aumenta di 22,37 volte, per k = 0,0001 di 70,71 volte, ecc.
Se per esempio consideriamo un quadrato di 5 km di lato e volessimo trasformarlo in una elle di spessore pari a 1 mm il perimetro della figura a elle, pur avendo la stessa superficie del quadrato iniziale, sarebbe 707,11 volte maggiore. E se la elle avesse lo spessore di un micron il perimetro misurerebbe 22.360,68 volte quello iniziale, vale a dire quasi il triplo della circonferenza della Terra.

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* a parità di area il quadrato è la figura con perimetro minimo

Once bitten, twice shy

L’espressione inglese “once bitten, twice shy” significa letteralmente “morso una volta (da un cane), doppiamente cauto”. Il senso è che quando ci si scotta la prima volta (con qualcosa o qualcuno) poi si fa molta più attenzione, si diventa diffidenti e si va con i piedi di piombo. Nel fare qualche ricerca in Rete ho trovato espressioni toscane equivalenti che non avevo mai sentito; per esempio “chi si scotta con la minestra bollente soffia anche su quella fredda” e “il gatto scottato teme l’acqua fredda”.
Per quelli della mia generazione, invece, “Once Bitten, Twice Shy” è sopratutto un brano del 1975 del cantautore Ian Hunter reso celebre dalla versione dei Great White del 1989.

Signorina, ha frequentato qualche corso?

Colloquio di lavoro a una bionda.

– mi dica signorina, ha frequentato qualche corso?
– sì, di recente due
– ah, e di che tipo?
– direi di tipo atletico, sulla trentina e benestanti, tutti e due di Ajaccio

Completamente gratuito

A volte lo si sente dire o lo si trova scritto, ma una cosa o è gratis o è a pagamento; non credo che sia logico parlare di un qualcosa parzialmente gratuito.

Piscina quadrata, piscina a L

Due amici e vicini di casa si rivolgono allo stesso architetto per farsi progettare una piscina in giardino. Amerigo opta per una piscina a pianta quadrata, mentre la sua vicina Asia sceglie una pianta originale a forma di L.
Le due piscine hanno la stessa superficie in pianta e uguale profondità. Ipotizziamo che l’impresa chiamata a realizzare la piastrellatura sia la stessa e che siano identici anche i materiali. Inoltre, in entrambi i casi, non sarà necessario il taglio di alcuna piastrella, ma si useranno solo piastrelle intere di forma quadrata. I costi, dunque, dipendono esclusivamente dalla quantità del materiale impiegato e dalle ore di lavorazione (si tenga conto che, a parità di altre condizioni, il numero di piastrelle posate in un’ora è la stessa indipendentemente dalla forma della piscina).
In base ai dati sopra si risponda alle seguenti domande:

A. chi dei due spenderà di più per piastrellare il fondo della piscina?
B. chi dei due spenderà di più per piastrellare le pareti interne della piscina?

Taranto Buona Sera intervista Saulė Kilaitė

L’intervista alla violinista lituana Saulė Kilaitė si può leggere qui.

Estonia, un percorso naturalistico lungo 820 km

Doverosissima menzione per questo importante articolo pubblicato dall’amico Gio Ve sulle pagine di Estonian Bloggers.

Le piccole imprese cominciano a spostarsi dall’Estonia alla Lettonia

Che cosa sta succedendo in Estonia ultimamente? Da osservatore esterno ho come l’impressione che qualche ingranaggio si sia rotto. L’Estonia è ancora oggi più avanti rispetto a Lettonia e Lituania e il reddito pro-capite rimane superiore, tuttavia il sistema di tassazione estone non sembra più così competitivo come in passato e, specie nell’ambito delle nuove tecnologie e delle start-up, va crescendo in modo rapido l’interesse e il grado di attrazione verso i due Stati baltici vicini. Si ha anche la sensazione che in tutto ciò c’entrino certe decisioni imposte dalla UE.
Per capirne di più sul tema in oggetto segnalo l’articolo Hundreds of Estonian entrepreneurs move business to Latvia apparso ieri su Baltic Business News.

7.000 monete da 5 euro con l’effigie del castello di Riga

Oggi la Banca della Lettonia darà corso all’emissione di 7.000 monete da 5 euro con l’effigie del castello di Riga, di cui ricorrono i 500 anni dalla fondazione. Le monete, rivolte ai collezionisti, avranno un valore effettivo di 41,07 euro e sono state coniate dalla zecca svizzera Faude & Huguenin SA. I due artisti coinvolti nell’operazione sono Ivars Drulle e Ilze Lībiete.

Biodiversità oscura

Quello della “biodiversità oscura” è un concetto piuttosto interessante (sebbene controverso), sviluppato presso l’Università di Tartu dal professor Meelis Pärtel e dai suoi dottorandi Argo Ronk e Robert Christian Szava-Kovats. In questo breve articolo è possibile farsi un’idea delle loro ricerche.

L’orlatura di un (iper)cubo può essere un (iper)cubo?

Su un foglio a quadretti (o mentalmente) disegnate un quadrato di lato 12. Se ora aggiungete una colonna (ad esempio a destra) e una riga (ad esempio sopra) otterrete un nuovo quadrato, più grande del precedente (il lato del nuovo quadrato è 13).

L’aggiunta di una riga e di una colonna costituisce un’orlatura.
In questo caso riga e colonna sono costituite in tutto da 25 quadratini disposti a L. E 25 è a sua volta un quadrato (è cioè possibile ridisporre i 25 quadratini in modo da trasformare la L di lato 13 in un quadrato di lato 5).

L’orlatura si può realizzare anche con l’aggiunta di più righe e più colonne, con l’unico vincolo che vi sia sempre lo stesso numero di righe e di colonne (altrimenti la figura avrebbe forma rettangolare e non più quadrata). Nel nostro esempio aggiungendo al quadrato di lato 12 due righe e due colonne si ottiene un quadrato di lato 14. La parte aggiunta (l’orlatura) è costituita da 52 quadratini, ma questa volta la L non può essere riorganizzata a formare un quadrato.

Per riassumere: (1) l’orlatura consente sempre di trasformare un quadrato in un quadrato più grande, (2) a volte l’orlatura è essa stessa un quadrato, altre volte no.

Immaginiamo ora di applicare un’orlatura a un cubo (o, passando a dimensioni più alte, a un ipercubo). Anche in questo caso tramite un’orlatura si passa sempre da un cubo (ipercubo) a un cubo (ipercubo) più grande. Ma cosa si può dire dell’orlatura?

A. l’orlatura è sempre un cubo (ipercubo)
B. l’orlatura non è mai un cubo (ipercubo)
C. l’orlatura a volte è un cubo (ipercubo), a volte no

Pettinaggio

Secondo la Indrė l’atto del pettinare.

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