Palju õnne sünnipäevaks

Era un po’ che non interagivo con Alexa. L’ultima volta, qualche mese fa, non era stata in grado di capire l’Inglese. Stamattina ci ho riprovato. Le ho chiesto cose semplici: che ore fossero, quale fosse la temperatura esterna; robe di questo tipo. Finalmente ha compreso e mi ha risposto di conseguenza; in Toscano però. Ma non si può avere tutto. Mi è sembrato comunque un passo in avanti. Poi, sulla spinta dell’entusiasmo, ho deciso di volare più in alto. Approfittando del fatto che oggi è il compleanno del me amiz Gabriele, le ho fatto gli auguri in Estone: palju õnne sünnipäevaks. E Alexa è ripiombata nel crogiolo della sua immensa ignoranza artificiale. Ha citato una qualche fonte di Wikipedia per poi spiegarmi che è [quella locuzione estone] una specie particolare di lumaca.

Sei una capra baltica

Fraseologia baltica essenziale.

Tu esi ožka (Lituano)
Tu esi kaza* (Lettone)
Sa oled kits (Estone)

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* falso amico tra Lettone e Toscano; la pronuncia di kaza è identica a casa

Triangoli esto-finnici

Triangolo equilatero: võrdkülgne kolmnurk (Estone), tasasivuinen kolmio (Finlandese)

Triangolo isoscele: võrdhaarne kolmnurk (Estone), tasakylkinen kolmio (Finlandese)

Triangolo rettangolo: täisnurkne kolmnurk (Estone), suorakulmainen kolmio (Finlandese)

Triangolo scaleno: erikülgne kolmnurk (Estone), yleinen kolmio (Finlandese)

Anagrammi di Estonia

Esitano

Liisa Kruusmägi

Vi metto anche gli artisti che non mi piacciono. Perché magari piacciono a voi. Qui il sito di Liisa Kruusmägi.

La situazione del gas nei Paesi Baltici e Finlandia

Segnalo l’articolo Per i Baltici rinunciare al gas russo non è così semplice di Guendalina Chiusa pubblicato pochi giorni fa su Osservatorio Russia. Articolo ben fatto e sufficientemente approfondito.

Long before Ukrainian deportations, Soviets abducted Baltic citizens

Long before Ukrainian deportations, Soviets abducted Baltic citizens è un interessante articolo retrospettivo di Gordon F Sander pubblicato ieri (2 Aprile 2022) sul Washington Post. Può aiutare a capire come si sentono i Baltici nei confronti della Russia e fa luce su episodi storici che solitamente non vengono insegnati nelle nostre scuole.

La Lituania appartiene alla regione russa?

Me ne aveva parlato mia moglie qualche giorno fa. Ora se ne è occupata anche l’Unione Sarda e la faccenda si è fatta decisamente seria.

Israel, Fearing Russian Reaction, Blocked Spyware for Ukraine and Estonia

Articolo del New York Times, ripreso – più succintamente – anche da altri (Jerusalem Post, qui, Middle East Eye, qui, Peoples Gazette, qui).

Questa, invece, è la pagina di Wikipedia dedicata a Pegasus e qui c’è un articolo di Wired sullo stesso argomento.

L’Estonia si sente minacciata? Viaggio a Narva, città al confine con la Russia

A questo link trovate il pezzo del giornalista e reporter Hans von der Brelie. Descrizione quasi identica a quella fatta nel reportage di Gordon F Sander da Daugavpils, di cui vi ho parlato solo due giorni fa. E anche Narva è una di quelle città in cui sono stato più volte e che – a differenza di Daugavpils – ho tanta voglia di rivedere.

NFZ

Recentemente i parlamenti dei tre Stati baltici hanno votato una risoluzione per istituire una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina. Come è possibile che sia passata una cosa del genere che, se tradotta in realtà, avrebbe elevatissime probabilità di innescare una nuova guerra mondiale?

I Baltici pensano che in questo modo si fermerebbe la strage di civili ucraini (da un lato è falso, e dall’altro darebbe addirittura inizio a una nuova strage: quella dei cittadini baltici). Pensano inoltre che, prima o poi, Putin invaderà Lituania, Lettonia ed Estonia, e quindi tanto vale intervenire sùbito (comportamento insensato perché un conto è attaccare, un conto difendersi).

E le conseguenze?

Ecco, le conseguenze. Questa posizione è ovviamente irragionevole e difficilmente verrà supportata dagli altri partner atlantici. Ma perché una posizione del genere ha potuto svilupparsi?

Le semplificazioni fanno spesso gravi danni. In questo caso la semplificazione porta a pensare che i Baltici siano come noi, mentre non lo sono. Ve lo dice uno che conosce quei popoli da quasi 25 anni.

I Baltici sono iper-testardi, iper-nazionalisti e iper-impulsivi, tre elementi – tutti negativi – che li accomunano più ai Russi che a noi. Il contesto storico e sociale li ha resi così (non è che così si nasce, ovviamente) e ci vorrà parecchio tempo prima che si ammorbidiscano, imparino l’arte della diplomazia e imparino a prevedere e a pesare le conseguenze di certe azioni e provocazioni.

Quindi facciamoli pure abbaiare, ma teniamo ben saldo il guinzaglio.

La Russia perde il pelo ma non il vizio (del revisionismo storico)

Invito alla lettura.
Russia: Il revisionismo storico sull’occupazione sovietica dei paesi baltici

Inferno baltico

ellē (Lettone)
helvede (Danese)
helvete (Svedese)
helvetti (Finlandese)
hölle (Tedesco)
pekla (Samogiziano)
piekło (Polacco)
põrgu (Estone)
pragaras (Lituano)

Erik Sorga

Vediamo quanto ci vorrà prima che qualcuno provi a portarlo alle nostre latitudini.

Heartsong

Heartsong

Mia e Robin

Dei 13.897 bambini nati nel 2019 in Estonia i nomi femminili e maschili più diffusi sono stati rispettivamente Mia e Robin.
In nomi più utilizzati dopo Mia sono stati: Sofia, Emily, Lenna, Marta, Hanna, Alice, Elise, Maria, Saskia.
I nomi più utilizzati dopo Robin sono stati: Sebastian, Hugo, Oliver, Mattias, Rasmus, Kristofer, Mark, Oskar, Martin, Robert.
Mi sembra un’Estonia sempre meno estone, questa.

Nahkhiir

Il pipistrello è stato nominato animale dell’anno dell’Estonia per il 2020.
Il nome nahkhiir, che è composto da nahk (non significa notte, ma pelle o cuoio) e hiir (topo), fa riferimento alla struttura alare del piccolo mammifero.

Per farvi capire quanto sono avanti in Estonia

Leggete qui.

Lituani ghiaccettini

Una cosa che fa molto ridere i Lituani è il fatto che in Estone “Lituano” si dice “Leedukas”, parola che, come quasi tutte quelle che terminano in -as, è di probabilissima derivazione baltica, quindi lituana o lettone. Ora, in Lituano “Leedukas” è quasi identico a “ledukas”, diminutivo di “ledas” (ghiaccio). Quindi, per ricapitolare, è come se gli Estoni chiamassero i Lituani “piccoli pezzi di ghiaccio” o ghiaccettini.

Andiamo a sciare a Ultima Tul

Qualche giorno fa Simona Branchetti*, una nota giornalista del TG5, nel dare la notizia dell’avvicinamento della sonda New Horizons a Ultima Thule ha pronunciato il nome di quest’ultimo Ultima Tul. Che così, su due piedi, mi ha fatto pensare a una qualche località sciistica della Valdaosta o dell’Alta Savoia.
Sostengo da sempre che ai giornalisti della TV dovrebbero scrivere tra parentesi le pronunce esatte di molti termini.

Comunque, approfitto di questo post per dirvi che gli Ultima Thule (da non confondere con un’omonima formazione svedese) sono uno dei miei gruppi preferiti di rock estone; se volete avvicinarvi allo loro musica vi consiglio il doppio antologico Kogutud Teosed 1987–2002.
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* qualche anno fa questa donna mi ispirava sesso sfrenato; ora mi capita di domandarmi piuttosto di frequente come potessi aver mai pensato una cosa del genere

e-Pope

Molto prevedibilmente la presidente dell’Estonia Kersti Kaljulaid ha concesso la e-residenza a Papa Francesco in occasione della visita di quest’ultimo a Tallinn. Mi domando cosa diavolo se ne faccia un Papa di una roba del genere.

Cerco Lauren Villmann, trovo Salvini

Cioè, leggo che Tanel Padar, uno dei miei musicisti estoni preferiti, in questi giorni è a Bellagio con la nuova fidanzata Lauren Villmann, così decido di cercare qualche immagine della giovane fanciulla bionda. Eh? Metto Lauren Villmann in Google Images e tra le foto me ne compare una di Salvini. Basta!

Sotto il Summasjärvi

Questa recente scoperta dovuta a un progetto congiunto tra Finlandia ed Estonia mi ha fatto venire voglia di tornare in Finlandia, Paese che una ventina d’anni fa ho avuto modo di girare in lungo e in largo.
Ma cosa succede sotto il Summasjärvi (o Lago Summanen)? Date un’occhiata qui.

C’è abbastanza materiale per scriverci un film o un libro dagli sviluppi horror-fantascientifici.

Toh, Mari Kalkun (mi) è diventata famosa!

Oggi mi sono imbattuto per caso in questo articolo del Guardian su Mari Kalkun. Una volta fatto klik sul link e vista la sua foto mi sono reso conto che si trattava della stessa Mari Kalkun che una dozzina di anni fa avevo ospitato a casa mia per una notte. Non ricordo quasi nulla della serata: solo che le avevo preparato una cena mediterranea e che avevamo chiacchierato a lungo del più e del meno (di sicuro di Estonia e di musica estone). Aveva con sé una chitarra e aveva suonato qualche cosa. Ma se non ricordo nulla è perché il genere non mi aveva impressionato. Non a caso è diventata una cantante folk, e il folk (se non non in rari casi) non fa per me. In ogni caso sono contento per il suo successo.

Il giorno di Santa Estonia

Poco fa una mia amica estone mi ha ricordato che l’altro ieri era la giornata mondiale della lentezza.

Non doveste capire la battuta al volo controllate che nel vostro albero genealogico non abbiate una qualche più o meno remota origine estone.

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