A braccia conserpe

Noi umani a volte assumiamo la posizione a braccia conserte, le suocere quella a braccia conserpe.

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  1. Gio Ve
    Ago 12, 2014 @ 13:29:50

    A proposito di serpi, sabato scorso dei deficienti sedicenti ambientalisti hanno lanciato da un aeroplanino dei serpenti. Uno, con una velocità spaventosa, è entrato a casa e si è andato ad infilare sotto alla base della struttura unica “lavello-forno-credenza-frigorifero”.
    Per me e per Pille è stata una situazione mai vissuta nel passato. Dopo una ventina di minuti di controllo della situazione sono riuscito a catturarlo con l’aspirapolvere (idea di lei).
    Io lo avrei ucciso subito dopo, ma lei ha voluto cercare notizie in internet per capire se era velenoso o no. Dopo altri venti minuti di prigionia dentro alla parte trasparente dell’aspirapolvere “bagless”, abbiamo scoperto che si trattava di questo serpente. Mi ha letteralmente costretto a portarlo ad un paio di centinaia di metri da casa nostra e liberarlo in aperta campagna.
    Ora ho imparato a dire perfettamente, in Lombardo, “bés bastunèr” 🙂

  2. Nautilus
    Ago 12, 2014 @ 14:15:13

    @ Gio Ve

    Accidenti! Al di là della vostra vicenda personale (il serpentello è innocuo, ma ovviamente col senno di poi è tutto facile) mi domando quale fosse lo scopo di chi ha inscenato un’azione del genere. Non bisogna essere delle aquile per capire che, data l’anatomia e sopratutto la struttura ossea di un serpente, farlo precipitare da grandi altezze è il modo migliore per condannarlo a morte. Siete riusciti a scoprire qualcosa in più dietro a tutto ciò? Ora ci avete incuriosito!

    Dalle nostre parti ci sono solo bisce d’acqua e ormai sono sempre più rare. L’ultima volta che ne ho vista una dev’essere stato circa 35 anni fa mentre pescavo rane in uno dei fossi nelle campagne circostanti a dove vivo.

  3. Gio Ve
    Ago 13, 2014 @ 12:38:58

    @ Nautilus

    Dalle mie parti abbiamo una annosa questione che deriva dall’esistenza dell’Ente “Parco del Mincio” (cliccare qui per vedere, nell’area di colore verde, il territorio), che in certe questioni ha norme e regolamenti diametralmente opposti a quelli vigenti nell’area agricola circostante. Per fare un esempio, le nutrie e le vipere, che circolari e direttive della ASL, della Regione Lombardia e della Provincia di Mantova concedono che siano soppresse nelle zone agricole, invece nel territorio del Parco del Mincio sono protette e tutelate.
    La vicinanza del Parco con il resto di un territorio dove vige l’agricoltura e quindi dove si usano anche sostanze chimiche e persecuzione di alcuni animali, da diversi anni è fonte di polemiche e contraddizioni, perché il Corpo Forestale dello Stato, le guardie del Parco ed altre associazioni riconosciute dalla Prefettura esercitano controllo (ed attività sanzionatoria) anche al di fuori dello stretto territorio del Parco del Mincio, in quanto i Comuni limitrofi sono “associati” ad esso e quindi sottostanno alla normativa. Con paradossi come quello, ad esempio, che se uccidi una vipera in un fondo agricolo ne sei legittimato, ma se per esempio la insegui e la uccidi mentre attraversa una capezzagna si commette un illecito, perché la capezzagna è una striscia di terra estranea all’area strettamente agricola.
    Le polemiche hanno anche generato il disdicevole comportamento di alcuni fanatici ambientalisti che, da alcuni anni, di tanto in tanto passano e buttano sopra ai territori agricoli intere cucciolate di serpenti, topi e nutrie per – a loro dire – aiutare il ripopolamento delle specie e per mantenere il normale equilibrio flora/fauna.
    Anche se molti la considerano una “leggenda metropolitana”, sabato scorso è avvenuto qualcosa del genere a ridosso del paese dove abito. L’ipotesi è avvalorata dal fatto che diversi abitanti hanno contemporaneamente segnalato l’insolita presenza di serpentelli nei loro giardini alla ASL, alla Polizia Locale ed ai Vigili del Fuoco. Una situazione che è rientrata solo dopo un paio di giorni.

  4. Nautilus
    Ago 13, 2014 @ 14:54:48

    @ Gio Ve

    La situazione mi sembra piuttosto complessa e il comportamento di certi ambientalisti ormai non mi sorprende più da tempo.

    Leggendo il tuo intervento ho imparato due cose: che in Lombardia ci sono vipere anche in pianura (pensavo fossero confinate solo in territorio montuoso) e la parola “capezzagna” che non avevo mai incontrato prima.

    Da parte mia serpenti, vipere, mosche e zanzare rientrano nella categoria delle poche specie che gradirei venissero estinte.

  5. Gio Ve
    Ago 13, 2014 @ 19:16:58

    @ Nautilus (ago 13, 2014 @ 14:54:48)

    Le vipere dalle mie parti sono usuali, anche se non molto frequenti. Tieni presente che io mi trovo “in collina” e non “in pianura”, con sottosuolo fatto prevalentemente di ghiaia (generato dalla spinta verso sud del ghiacciaio che in epoca quaternaria era situato al posto del Lago di Garda). Lo habitat è quindi appropriato per le vipere.
    “Capezzagna” è un termine che ho imparato anch’io in tempi non antichissimi, trattando le carte catastali rurali, dove questi passaggi sono evidenziati in alcune aree agricole. Pur rientrando all’interno di precise proprietà private, devono essere lasciate disponibili al pubblico passaggio (solitamente per permettere l’accesso ad un altro proprietario che ha un fondo che non si affaccia su nessuna strada).
    Un salutone!

  6. Nautilus
    Ago 21, 2014 @ 18:50:45

    @ Gio Ve

    Ho letto che Calderoli ha ammazzato un serpente di due metri (poi rivelatosi non velenoso) ritrovato nella sua abitazione della bergamasca; ovviamente è stato immediatamente criticato dai soliti ambientalisti. Mi è venuta in mente la tua vicenda 🙂

    Qui in Lituania, per fortuna, l’ambientalismo non raggiunge eccessi di questo livello (per ora).

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